Se c’è un dilemma che fino ad oggi attanaglia molte persone è la differenza (e la scelta) tra mercato libero e mercato tutelato.
Forse perché siamo a ridosso della fine del mercato tutelato (che più volte è stato posticipato) e complice anche il caro bollette che sta portando molte persone a guardare le offerte dei vari fornitori o anche solo ad approfondire l’argomento.
Sul mercato tutelato e sul mercato libero c’è tanto da sapere e sicuramente in giro ne avrai sentite di tutti i colori.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Avrai già ricevuto innumerevoli telefonate da parte dei call center che ti avranno messo in allarme dicendoti magari che:
• il mercato tutelato sta per terminare e sei in pericolo
• di fare attenzione
• se non prendi una decisione in breve tempo, potresti rimanere senza fornitore
• potresti avere dei distacchi di corrente
• potresti non avere più gas.
Nulla di tutto questo è vero!
Per prima cosa c’è da sapere che le aziende che hanno dei contatori per dei consumi elevatissimi, con un certo numero di dipendenti e un fatturato di cifre con sei zeri, hanno terminato il mercato tutelato a luglio del 2021.
Per queste aziende, tra gennaio e luglio 2021, c’è stata una transizione attraverso un mercato chiamato “mercato di tutela graduale”, cioè un accompagnamento al mercato libero.
Di conseguenza le aziende si sono già adoperate nel cercare un fornitore nel mercato libero a loro più favorevole. Altre aziende, invece, sono rimaste col fornitore a cui è stato assegnato nel mercato di tutela graduale, in attesa, appunto, di cambiare con un fornitore nel mercato libero.
Invece, per quanto riguarda le utenze domestiche (quelle delle abitazioni per intenderci), business e microbusiness, che sono ancora nel mercato tutelato, la normativa è diversa.
Si parlava di una fine del mercato tutelato a dicembre 2022, quindi a gennaio del 2023 si sarebbe dovuto decidere per un fornitore nel mercato libero, ma con tutto quello che è capitato, tra covid e caro bollette, il Governo e l’Autorità per l’energia elettrica e gas hanno deciso di far slittare la fine del mercato tutelato alla fine del 2023. Quindi hai ancora tempo per passare al mercato libero, senza la fretta e la pressione che certi call center ti mettono addosso!
Ma qual è il vero dilemma tra le persone che sono ancora nel mercato tutelato e vedendo queste cifre da capogiro sulle loro bollette?
Iniziano a chiedersi se sia meglio passare al mercato libero il prima possibile oppure restare fino all’ultimo momento in quello di tutela.
Per fare chiarezza la prima cosa che devi sapere è che la bolletta è composta da varie spese, alcune delle quali riferite a quote fisse ed altre a quote variabili.
In poche parole il totale della bolletta dipende dai consumi di ciascun singolo cliente, ma anche dalle quote fisse e dagli oneri definiti dall’Autorità e che, la bolletta ha uguale struttura a prescindere dal fornitore.
Questa scelta è volta a rendere più comprensibile la bolletta e leggibile da tutti anche in caso di cambio fornitore. Le spese in bolletta sono ripartite in:
• Spesa per la materia prima energia;
• Spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
• Spesa per oneri di sistema;
• Totale imposte e IVA.
L’attenzione e il giusto controllo bisogna farlo sulla spesa per la materia energia, la prima macro voce.
La spesa per la materia energia è la voce della bolletta che comprende tutti i costi relativi alla fornitura di energia e riporta i dettagli per aiutarti nel confronto delle offerte.
Le altre spese infatti, riguardano oneri e imposte che non dipendono dal fornitore ma sono decise dall’Autorità.
Nel mercato di maggior tutela è l’Autorità a stabilire trimestralmente il prezzo della componente energia, tenendo conto dell’andamento del mercato energetico. Stop.
Nel mercato libero, invece, i prezzi possono essere di tipo fisso, di tipo variabile e con un aggiornamento del prezzo mensile.
Qui tuttavia alcuni costi relativi alla materia prima sono decisi dalla società di vendita e specificati nel contratto di fornitura ai quali bisogna prestare molta attenzione.
Se per caso stai valutando di cambiare fornitore da mercato tutelato a mercato libero, c’è da sapere tutta una serie di informazioni.
E siccome ci sono tantissimi fornitori devi fare attenzione, perché molti nascondono alcune voci chiamate “oneri aggiuntivi”, ossia voci di costo inventate che faranno lievitare le tue bollette.
Voci di costo aggiuntive che call center e venditori porta a porta, quando propongono contratti, evitano tranquillamente di citare.
Ma non allarmarti, perché il mercato libero è nato anche per dare delle opportunità di risparmio e ci sono fornitori che lavorano molto bene. Solo che l’argomento è diventato piuttosto complesso e avere una guida, qualcuno a cui affidarsi è la vera soluzione per evitare di commettere errori.
Riguardo ai prezzi, al momento c’è ancora da capire bene quale sarà la situazione nel prossimo futuro, visto il periodo che stiamo vivendo.
Adesso (fine marzo 2022) sembra che stiano scendendo ma sono ancora alti e ben lontani da quelli di 12 mesi fa.
Dobbiamo aspettare il prossimo trimestre per vedere cosa succederà nel mercato di maggior tutela e se scenderà ancora di più il prezzo, ovviamente il mercato libero sarà sicuramente un’ottima soluzione e potrebbe essere l’occasione di impugnare le tue bollette e passare a trovarci.
Così come hanno fatto molti tuoi concittadini se dovessi avere necessità di qualsiasi informazione e consigli passa allo Sportello Gas e Luce.
Ci prenderemo cura di te, promesso!