TELEFONATE LUCE E GAS: OCCHIO A QUELLO CHE TI RACCONTANO!

Sempre più consumatori ricevono telefonate da operatori che si presentano genericamente come fornitori di luce e gas e che fornendo informazioni ingannevoli mirano a farti stipulare un nuovo contratto.

Rimanendo sempre fedeli alla prima regola, e cioè: non fare mai un contratto al telefono (o con un venditore porta a porta), vediamo di fare un po’ di chiarezza a scanso di equivoci.

Tutto inizia con una semplice telefonata, l’operatore si presenta ma tra parole pronunciate velocemente e inglesismi, chi risponde ammette che fatica a capire con chi stia realmente parlando.

Sarà il proprio fornitore oppure no?

Nonostante questi dubbi e complice anche la fretta messa dall’operatore e il fatto che, più delle volte queste telefonate arrivano mentre si è distratti a fare altro, si tende in buona fede, a rispondere alle domande e ci si fida di ciò che viene raccontato. 

Permettici di dire che non c’è nulla di più sbagliato!

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CODICE POD E CODICE PDR? NON DEVI DARLI A NESSUNO!

I codici POD e PDR, che sono i codici che identificano le tue forniture, rispettivamente di luce e gas, devi custodirli gelosamente come il codice del bancomat. 

Non devi darli a nessuno.

Perdonaci, non vogliamo “comandarti” e dirti di fare o non fare qualcosa, ma darti questo prezioso consiglio (da seguire) che ti eviterà dei grattacapi non da poco.

Una delle truffe più comuni degli ultimi tempi che ci segnalano allo Sportello e per le quali molti ci chiedono aiuto è proprio legato alla richiesta di questi dati da parte degli operatori dei call center. 

Questi dati devi sapere che sono essenziali per chi vuole/deve farti un contratto, infatti oltre a quelli anagrafici personali tuoi, è fondamentale per loro avere anche il codice che identifica appunto la fornitura e che è associato al tuo codice fiscale.

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HAI INTENZIONE DI RISTRUTTURARE E DI SPOSTARE I CONTATORI DI LUCE E GAS? ECCO QUELLO CHE DEVI SAPERE!

Molti stanno approfittando dell’arrivo della bella stagione per rinnovare il proprio “nido”. Complici anche i vari bonus e agevolazioni, dell’ultimo anno, come quello del superbonus 110%.

Nel caso anche tu abbia deciso di ristrutturare casa (con o senza superbonus) e, tra i tanti lavori, dovrai o hai deciso per scelte estetiche o di utilità, anche di spostare i contatori dell’energia elettrica e del gas, lo Sportello vuole darti alcune informazioni sugli aspetti a cui devi fare attenzione, le tempistiche, la burocrazia ed eventuali costi.

Ovviamente ogni caso è a se, perciò se sei interessato ad approfondire ti invitiamo a passare a trovarci per valutare insieme il tuo caso specifico

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IL BONUS SOCIALE PER DISAGIO ECONOMICO

Che cos’è il Bonus Sociale per disagio economico?

Vien da sé che, quello “per disagio economico” sia volto ad aiutare le famiglie più in difficoltà (economiche appunto) ed infatti, sul sito dell’autorità dell’energia (ARERA), questo bonus viene descritto così:

“il bonus elettrico è uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose.”

Quindi un vero e proprio sconto in bolletta, nella parte relativa ai “costi fissi” slegato da prezzo, offerta e da tutto ciò che abbiamo trattato nei precedenti capitoli.

Significa tuttavia che se hai fatto un buon lavoro nel valutare un cambio di fornitore ed in più rientri nel bonus qui descritto il tuo risparmio può solo aumentare!

E anche in maniera significativa.

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BOLLETTE TROPPO CARE? ASPETTA A CAMBIARE!

La cosa più sbagliata che puoi fare quando ricevi una bolletta (o una serie di) più alte del solito è farti prendere dalla rabbia e decidere di cambiare fornitore, che sia questo di luce e/o gas. 

Questo perché quella bolletta o quelle bollette potrebbero contenere costi aggiuntivi una tantum, conguagli o altro e quindi non essere un problema di “tariffa” o di prezzo.

Perciò prima di pensare al “ quanto pago al chilowattora” o  “quanto pago al metrocubo” e rischiare di fare un paragone sbagliato è bene andare a fondo.

La cosa più sbagliata è lasciarsi prendere dalla rabbia e accettare la proposta di un call center o di un ragazzotto che viene a suonare il campanello della porta.

Perchè se non si va prima a fondo nella bolletta, il rischio è che andrai a mettere altra “benzina sul fuoco”, quando invece sarebbe il caso di domarlo e spegnerlo.

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