Buone notizie, all’orizzonte si intravede la cancellazione del canone Rai dalla bolletta dell’energia elettrica, un argomento che, dal 2016, ha creato non poche polemiche.
Finalmente la Commissione Europea ha chiesto di eliminare l’onere del canone Rai dalla bolletta e, la proposta, accettata dal Governo, dovrebbe entrare in vigore dal 2023.
Per la Commissione Europea il canone Rai è stato considerato tra gli “oneri impropri” e i fornitori dell’energia elettrica non sono tenuti a richiedere ai consumatori degli oneri che non c’entrano nulla con il settore di mercato.
Quindi non è accettabile farti pagare dei costi in bolletta legati ad un servizio di natura differente.
Alcune delle domande che ci vengono poste più di tutte, fra le tante e in questo periodo, in cui le fatture di luce e gas stanno salendo alle stelle, sono:
“Che fatture dovrò aspettarmi il prossimo mese?”
“Ma quando scenderanno i costi?”
Beh è sicuro che il panico generale non aiuta, ma in questo articolo abbiamo deciso di darti alcuni dati, che si riferiscono a come il mercato si muoveva in passato, a cosa è successo negli ultimi mesi del 2021 e cosa sta succedendo adesso.
O meglio cosa è successo fino a Marzo 2022 ai prezzi dell’energia elettrica.
Questo perché ormai, visto quello che è successo negli ultimi mesi, tutti i fornitori di energia hanno “dirottato”, se già non lo fossero, i clienti ad un prezzo variabile a PUN (Prezzo Unico Nazionale).
Nel mese di Marzo 2022 è stato confermato il Decreto “Ucraina”, dedicato al contenimento dei prezzi dell’energia, oltre che per la crisi umanitaria.
Con questo decreto, tra le altre cose è stato fatto in modo che più persone rientrassero nel bonus sociale per disagio economico portando il limite ISEE a 12.000 euro, rispetto agli 8.265 euro precedenti!
Oltre alla novità del decreto e alla novità della procedura per richiedere il bonus sociale partita lo scorso anno, se vivi in condominio e hai il riscaldamento centralizzato, c’è una cosa importante che devi sapere e che forse nessuno ti ha mai detto: puoi richiedere che il bonus ti venga applicato sull’utenza del gas condominiale.
Se ad esempio hai in casa “tutto elettrico” e non hai un’utenza gas intestata e hai diritto al bonus puoi chiedere che venga applicato sulla fornitura condominiale e quindi ridurre le spese di riscaldamento.
L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ha pubblicato un rapporto che indica come, i clienti domestici (quindi per le utenze di luce e gas di casa), sottoscrivono i contratti di fornitura.
Dando un’occhiata ai vari risultati di questa analisi, svolta da quella che ricordiamo è proprio l’Autorità dell’energia, notiamo che il risultato sia che ancora oggi (purtroppo) la fanno da padrona i call center, con quasi il 43% delle persone che sottoscrivono contratti al telefono!
Questo succede, sicuramente, a causa delle decine di chiamate che si ricevono ogni giorno e delle frottole che raccontano, che poi si trasformano in contratti, molte volte truffaldini.
Offerte poco trasparenti e ingannevoli, purtroppo, in cui molti cadono nella trappola di un sì o di un’offerta fasulla, con la conseguenza del rimorso di aver fatto un contratto con tutte le problematiche che ne conseguono.
Ci risiamo. Siamo giunti al sesto rinvio consecutivo, ricordando che la prima data prevista per la fine del Mercato Tutelato era nel 2016.
L’ultima data che era prevista per il 1 Gennaio 2022, di cui ti abbiamo parlato nei precedenti articoli ha visto con il nuovo Decreto uno slittamento di un altro anno, passando quindi al 1 Gennaio 2023.
Questo ovviamente ricordiamo che si riferisce per tutte le utenze domestiche e per le utenze aziendali sotto i 16,5kW di potenza.
É stato infatti mantenuto ed entrato in vigore dal 1 Gennaio di quest’anno la fine della maggior tutela per tutte le utenze aziendali e non sopra tale potenza.
Molte attività e aziende che ancora si trovavano nel Mercato di Maggior Tutela hanno infatti iniziato a ricevere le prime bollette “ricontrattualizzate” con una migrazione temporanea ad un’altro mercato.
É notizia del mese scorso quella una maxi multa pari a 12,5 MILIONI DI EURO dell’Antitrust nei confronti dei 3 colossi del mercato energetico: Enel, Eni e Sen (Servizio Elettrico Nazionale).
L’Antitrust che è l’organo di controllo che si occupa di verificare eventuali pratiche scorrette ha ritenuto opportuno multare le 3 società sopra citate dato il loro comportamente illecito nel recuperare importi dagli utenti vecchi di oltre 2 anni.
E nel farlo sono state ignorate le delibere degli anni successivi.
Infatti fino a qualche anno fa era possibile per le società di vendita recuperare importi arretrati fino a 5 anni, (ovviamente con dimostrazioni di dati alla mano).